Quando Nemmeno l’Universo Basta: Il Fenomeno Contro l’Impossibile

Nel tredicesimo numero della serie X-Men, un colpo di scena cosmico riscrive le regole della forza assoluta nel Marvel Universe. Un personaggio storico si rialza… anche contro l’impossibile.

Quando Nemmeno lUniverso Basta Il Fenomeno Contro lImpossibile

Uscito negli Stati Uniti in questi giorni, il tredicesimo numero di X-Men porta con sé una scena destinata a entrare nei momenti più spettacolari dell’intera storia mutante: un combattente leggendario si rialza, anche quando contro di lui si scaglia Eternità, la rappresentazione astratta e cosciente dell’intero Universo Marvel.

Stando a quanto riportato dai colleghi di CBR, al centro dell’azione troviamo Ororo Munroe, la potentissima Tempesta, ora eletta a campionessa cosmica dopo aver stretto un patto con Eternità stesso. Schieratasi a fianco di Charles Xavier, in un momento in cui il Professor X si muove su confini etici sempre più incerti, Tempesta si ritrova a dover affrontare i suoi stessi compagni. Alcuni, come Ciclope (Scott Summers, leader degli X-Men), vengono abbattuti con facilità. Ma quando davanti a lei si para Cain Marko, tutto cambia.

Conosciuto dai lettori italiani come il Fenomeno, Cain Marko è da sempre uno dei personaggi più fisicamente devastanti della Marvel. Reso inarrestabile dal potere mistico della Gemma di Cyttorak, è stato nemico, antieroe e infine una figura di sorprendente umanità. E proprio in questa storia, il Fenomeno dà prova di qualcosa che va oltre la forza: la capacità di non cedere nemmeno sotto il peso dell’universo intero.

Quando Nemmeno l’Universo Basta: Il Fenomeno Contro l’Impossibile
Un'immagine dell'albo. Crediti: Marvel Comics

Il Fenomeno: Una Vita di Colpi Presi. E Sempre Restituiti.

Cain Marko non è solo muscoli. La sua storia, cominciata nel 1965, è quella di un uomo costantemente in bilico tra rabbia e bisogno di redenzione. Fratellastro di Charles Xavier, eterno emarginato, combattuto tra la voglia di appartenere e l’istinto di ribellarsi, il Fenomeno è uno di quei personaggi che non smettono mai di sorprendere.

E questa volta lo fa sfidando l’idea stessa di limite. Nella scena chiave dell’albo, schiacciato dal peso metafisico di Eternità, Marko si rialza. Perché è fatto per avanzare. Sempre. Anche quando tutto – e tutti – vorrebbero fermarlo.

Tempesta, Eternità e un Patto Che Cambia il Gioco

Dopo gli eventi della fine dell’era di Krakoa, Tempesta ha tentato di guidare i mutanti attraverso un sentiero di trasparenza e riconciliazione. Ma un incidente durante una missione la espone a una dose mortale di radiazioni. Disperata, si affida a Dottor Voodoo – maestro delle arti mistiche – che riesce a salvarla grazie a un patto oscuro: Ororo potrà vivere, ma non usare i suoi poteri per una settimana.

Quando però un nuovo scontro con il Dottor Destino (Victor Von Doom, tiranno di Latveria e uno dei più grandi antagonisti dell’universo Marvel) la costringe a infrangere quel patto, la condanna sembra inevitabile. A salvarla interviene Eternità, che la riscatta dalla morte a patto che diventi la sua campionessa nella guerra contro Oblio, entità che rappresenta l’annientamento e il vuoto assoluto. Questo scontro, pur muovendosi su piani metafisici, tocca corde profondamente umane. Il Fenomeno, messo davanti all’assurdo, risponde con la sua unica costante: non si ferma. Mai.

Un gesto che, in un universo popolato da divinità e concetti astratti, ricorda che l’ostinazione può essere una forma di grandezza.

 

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