In video la conferenza sull'architettura di Xbox One

di Simone Azzarello

Dopo l'evento Xboxreveal, il tendone ha ospitato una seconda conferenza espressamente dedicata all'architettura di Xbox One, argomento poco approfondito durante la presentazione della console che non permette un confronto esaustivo con PlayStation 4; console di cui non si conoscono ancora alcune informazioni di carattere tecnico-tecnologico.


A partecipare all'evento, presieduto da Major Nelson, tre dipendenti Microsoft che hanno partecipato al processo creativo della nuova console


Todd Holmdahl, Corp. Vice President, IEB Hardware Nick Baker, Distinguished Engineer, Console Architecture Boyd Multerer , Director of Development


e infine Dan Greenawalt, Creative Director di Turn 10 Studios e papà della celebre serie Forza Motorsport.


All'evento, della durata di 45 minuti, vengono approfonditi alcuni dettagli sulla tecnologia alla base di Xbox One.


Purtroppo l'evento é disponibile rigorosamente in lingua inglese, quello che segue é un resoconto di ciò che si é detto:


Nella progettazione della console si é puntato molto sul servizio computing di Microsoft "Azure cloud", allo scopo di compensare il carico di elaborazione sui cinque miliardi di transistor locali della console. "Ci sono una serie di operazioni-calcoli che é possibile spostare [il carico computazionale] sul cloud" afferma il direttore dello sviluppo Boyd Multerer. "In questo modo, nel corso del tempo, la tua Xbox One diventa più potente. Spostiamo il carico computazionale nel cloud per liberare risorse sulla console". Microsoft avrà più di 300.000 server nei suoi data center dedicati ad Xbox One, con la possibilità di espandersi ulteriormente. (ricordiamo che attualmente i server dedicati ad Xbox 360 sono "solo" 15000) Inoltre, secondo l'esperto di hardware Todd Holmdahl, il cloud consentirà agli sviluppatori di alleggerire i calcoli per quanto riguarda la fisica, l'intelligenza artificiale e addirittura il rendering. Le capacità del sensore Kinect 2.0 sono stati riviste profondamente, afferma Holmdahl. Il modello di Xbox One, venduto in dotazione con la console, può rilevare fino a sei corpi invece di due, la distanza precisa dal sensore e il riconoscimento viso. Il sensore é sviluppato e messo a punto per essere in grado di monitorare i dati biometrici del giocatore, compresi il battito cardiaco e di "rivelare quando il giocatore sta mentendo." Sarà parte integrante della funzionalità di Xbox One, a tal punto che la console non funziona senza il Kinect collegato. E stato studiato un "consumo di energia variabile della GPU", questo funzionerà in base al carico di elaborazione demandato a quest'ultima.

Sul lato software, Xbox One offrirà due ambienti virtuali che funzioneranno in parallelo: uno basato su Xbox OS e l'altro sul kernel di Windows, con un terzo OS che permetterà un rapido switch tra i due [per consentire il multitasking ndr]. Questa commutazione rapida sarà garantita dagli 8 GN di RAM della console, di tipo DDR3 salvo improbabili smentite. Nel panel inoltre si é parlato dell'idea alla base dei "dynamic achievements", obiettivi che possono essere modificati e aggiornati in base a quello che i giocatori stanno facendo. Si é fatto l'esempio ipotetico di aggiungere in Skyrim un obiettivo chiamato "freccia nel ginocchio", se questa particolare azione risulta dagli interessi-azioni dei giocatori. Gli viluppatori di app e gli indie non sono stati esclusi dallo sviluppo delle App; Holmdahl ha dichiarato di essere favorevole ad accogliere applicazioni di nuova generazione. Integrando le applicazioni esistenti (come abbiamo visto con Skype nella demo in conferenza stampa) ma anche invitandoli a sviluppare applicazioni appositamente pensate e create per la piattaforma Xbox One. È possibile guardare l'intera conferenza QUI.