Intel contro VLSI - Nuova sentenza da 1 miliardo di dollari

Ennesima battaglia legale tra Intel e VLSI per l'ennesima presunta violazione di brevetto

Intel contro VLSI  Nuova sentenza da 1 miliardo di dollari

Intel dovrà pagare 948,8 milioni di dollari dopo che una giuria federale del Texas si è espressa sulla violazione di un brevetto chiave detenuto da VLSI Technology, azienda della Silicon Valley che progetta e produce circuiti integrati. È l'ennesima resa dei conti in quella che è diventata una saga in corso tra Intel e VLSI, con i due che si sono affrontati in tribunale tre volte dall'anno scorso.

In questione il brevetto statunitense 7.606.983 per l'ordinamento sequenziale delle transazioni nei sistemi digitali a richiesta multipla, che tradotto in parole più semplici indica il modo in cui una CPU elabora i dati e mantiene il flusso di informazioni dalla memoria.

Durante il processo l'avvocato di VLSI ha sostenuto che alcuni processori Intel violano il brevetto milioni di volte al secondo, spostando i dati su quella che può venire considerata una sorta di "corsia di sorpasso" per prestazioni complessive migliori. Anche se il legale di Intel ha ribattuto che il brevetto non descrive la tecnologia utilizzata in nessuno dei chip moderni dell'azienda, sostenendo che il brevetto non è comunque valido perché basato su una tecnologia delineata in un brevetto precedente, la giuria alla fine si è schierata con VLSI.

Il danno per Intel ammonta a circa 1 miliardo di dollari, ma anche se trattasi di una somma considerevole è in realtà inferiore agli importi richiesti in precedenza: a marzo dello scorso anno VLSI ha vinto un'altra causa da 2,18 miliardi di dollari contro Intel in un caso separato per violazione di brevetto. Intel al momento è in procinto di impugnare il verdetto.

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