Intelligenza Artificiale: parla il papà di Palworld

È anche l'autore di AI: Art Impostor

Intelligenza Artificiale parla il papà di Palworld

Palworld è stato il travolgente successo d'inizio anno e ha fatto balzare all'onore della cronaca la piccola software house Poketpair e il suo fondatore e CEO Takuro Mizobe. Pochi sanno che in realtà Palworld non sia il primo lavoro di Mizobe & C.

Uno dei lavori di cui Mizobe si è occupato in precedenza - e che attualmente risulta ancora in Early Access su Steam - è intitolato AI: Art Impostor. Si tratta di una sorta di trasposizione in chiave videoludica del un gioco da tavolo A Fake Artist Goes to New York pubblicato dalla Oink Games, una casa editrice Giapponese che sta rapidamente ottenendo una grande fama anche in Europa ed America. La sinossi del gioco è la seguente: un gruppo di "artisti moderni" armati di Intelligenza Artificiale devono realizzare una mostra di quadri, ma ad uno di loro - l'Impostore - non viene rivelato il tema dell'esposizione. Dopo aver creato le loro opere con il (semplice) tool di IA presente nel gioco, i giocatori devono cercare di individuare l'Impostore: se questo viene individuato e votato, gli artisti vincono; se viceversa i voti vanno ad un altro, è l'Impostore ad aver vinto la partita.

Takuro Mizube parla dell'Intelligenza Artificiale

AI: Art Impostor è stato rilasciato la prima volta nel 2022 e da allora la polemica a proposito dell'utilizzo dell'IA nell'industria e nell'arte è certamente lievitata: i colleghi di Game Spark hanno dunque contattato Mizube per una breve intervista sull'argomento. La sua opinione in merito è che l'AI Generativa sia in constate cambiamento ed evoluzione: se da un lato ci sono persone che l'apprezzano da un punto di vista tecnologico, dall'altro c'è chi non la accetta da una prospettiva artistica e morale. Mizube crede che la gente debba continuare a dibattere sull'etica dell'AI generativa e sulla sua regolamentazione.

Ha aggiunto che siccome un sacco di realtà già utilizzano l'IA come un tool di sviluppo è oramai impossibile per i giochi evitarla ancora a lungo. D'altro canto siccome si tratta di una tecnologia ancora allo stadio evolutivo è necessario che le persone le diano un occhio mentre la utilizzano nei loro progetti.

A proposito di AI: Art Impostor, Mizube afferma che secondo lui è un gioco valido: si è sentito un po' "in colpa" nel realizzarlo perché si è sentito in un qualche modo obbligato ad utilizzare una IA generativa, ma in seguito a ricevuto molti feedback positivi. In generale comunque ha detto che l'obiettivo di Pocketpair è quello di creare intrattenimento, quindi preferisce evitare qualcosa che renderebbe la gente infelice o arrabbiata.

Avete letto il nostro Speciale su Palworld?