Una intervista svela i dettagli di Kingdom Come: Deliverance II

Molti interessanti retroscena per il gioco di ruolo firmato da Warhorse Studios

di Davide Tognon

Con Kingdom Come Deliverance, la software house Warhorse Studios si era prefissata l'obiettivo di realizzare un gioco di ruolo senza compromessi né fronzoli, che raffigurasse il Medioevo del Centro Europa prendendo le distanze dall'onnipresente fantasy. Il risultato è stato un titolo che, sebbene lungi dall'essere perfetto, ha centrato questo obiettivo (ve lo spieghiamo meglio nella nostra recensione). Il suo seguito si inscrive nel medesimo solco, ma andrà molto più in profondità.


Le nuove informazioni su Kingdom Come: Deliverance II

Epic Games ha intervistato Martin Ziegler, capo scrittore di Kingdom Come: Deliverance II, il quale ha discusso di diversi aspetti relativi al gioco. Nel primo Deliverance, Warhorse Studios non ha potuto riversare tutte le sue idee, né realizzare tutte le sue aspirazioni, principalmente per una questione di mezzi; tuttavia, dopo il successo riscosso, lo studio si è allargato e ora sta sviluppando il gioco che avrebbe sempre desiderato fare.

La storia di Kingdom Come: Deliverance II proseguirà le vicende del primo, seguendo ancora il protagonista Henry e il suo desiderio di vendetta. Tuttavia, sebbene la storia si ricolleghi direttamente a quella del predecessore, sarà scritta in modo da poter essere usufruita anche in via autonoma, così che possa essere apprezzata anche da chi non ha giocato con il primo Kingdom Come: Deliverance.

Si parlava sopra dei mezzi: il primo Kingdom Come: Deliverance non disponeva di risorse tali da consentire di realizzare grandi città, quindi gli sviluppatori sono stati costretti ad abbassare le proprie mire, optando per villaggi e insediamenti di piccole dimensioni. Il discorso cambia per il sequel, che intende mostrare la vita di una grande città della Boemia del XV secolo come Kuttenberg, che sarà uno dei tratti distintivi del gioco.

La rappresentazione della vita medievale passa anche (o forse dovremmo dire soprattutto) attraverso quella degli NPC che popolano il gioco. quelli di Kingdom Come: Deliverance II saranno particolarmente realistici, in virtù di routine comportamentali che attribuiranno loro un atteggiamento credibile in tutte le fasi della giornata. Gli attributi e la personalità degli NPC saranno definiti in base al loro ruolo: ad esempio, se minacciato, un fabbro sarà più propenso a rispondere con la forza rispetto ad un vecchio scrivano.

Il sistema di combattimento in prima persona fa il suo ritorno, ma dovrebbe andare incontro a significative modifiche. Warhorse Studios intende rendere il combat system più accessibile, per esaudire le richieste di tutti coloro che si sono lamentati di quello del primo gioco; allo stesso tempo, però, lo studio vorrebbe mantenerne la complessità, anzi, renderlo perfino più profondo sotto certi aspetti.
  
Una nota anche sulle quest secondarie: Warhorse Studios ha tutta l'intenzione di mantenerne la struttura aperta. Viene riconosciuta l'importanza di lasciare al giocatore grande libertà in proposito e quindi anche le quest di Kingdom Come: Deliverance II saranno affrontabili e risolvibili in maniere diverse. Se volete conoscere altre informazioni su questo promettente RPG medievale, vi rimandiamo alla nostra anteprima.