Jaffe contro la politica delle Patch

di Tommaso Alisonno

Intervistato durante il DGC di questi giorni, David Jaffe, padre di God of War, si é espresso negativamente nei confronti della sempre più incalzante politica delle software house che si affidano allo strumento delle patch.


Il suo pensiero é che questi continui aggiornamenti causino problemi agli utenti, specie quelli meno "pratici", i quali vogliono solo inserire il disco nella console e... giocare. "I produttori di Hardware, secondo me, dovrebbero consentire solo da uno a quattro aggiornamenti all'anno al software di ciascun gioco - ha dichiarato in micro-talk, strappando un uragano di applausi - nessuno dei quali dovrebbe giungere nei primi uno o due mesi di vendita del gioco."


"Quando ho cominciato io - ha continuato - l'ultima occasione per risolvere i bug era il momento in cui il disco veniva venduto. Se gli sviluppatori erano in grado di svolgere questo lavoro all'epoca, allora oggi devono perlomeno rendersi conto che i nostri giochi non possono dover essere aggiornati la prima settimana che raggiungono gli scaffali."


L'argomento del micro-talk era infatti il tempo che intercorre tra l'acquisto del titolo e il momento in cui l'utente può finalmente giocarlo, tempo che si allunga sempre più a causa delle procedure di installazione e, appunto, aggiornamento. Addirittura, Jeffe ha suggerito una funzionalità per il Firmware che riconosca eventuali salvataggi di un gioco e permetta di caricarli direttamente senza passare dalla schermata dei titoli e dai menù.