James Cameron e le preoccupanti riedizioni dei suoi classici
In arrivo i 4K di "Aliens: scontro finale", "Abyss" e "True Lies", che rischiano di fare la fine di "Terminator 2"
Sin dal “restauro” di Terminator 2 – Il giorno del giudizio da parte del regista James Cameron non sono mancate le polemiche, che stanno proseguendo con le riedizioni 4K di True Lies, Abyss ed Aliens: scontro finale. Sebbene l'intenzione fosse quella di migliorare l'esperienza visiva, i risultati hanno generato insoddisfazione tra molti appassionati.
L'uso eccessivo della riduzione digitale del rumore (DNR) ha avuto conseguenze pesanti rispetto all'autenticità e l'aspetto originale dei film all'origine girati su pellicola. Gli interventi digitali mancano dell'organicità che caratterizzava il girato, generando un insopportabile retrogusto di immagini “gommose”.
La riduzione del rumore digitale può arrivare a essere distruttiva quando oltre ai problemi presenti nel quadro visivo si va a intaccare l'originale grana, più o meno evidente in funzione della sensibilità del negativo/luce sui set. Terminator 2 pesantemente ritoccato per la riedizione 3D (le immagini del trailer qui sopra sono piuttosto eloquenti) ha portato a un'inguardabile immagine artificiale, perdendo di realismo e profondità. Stessa cosa è accaduta (non a opera di Cameron) per il primo Predator di McTiernan, devastato nella ripubblicazione Home Video Blu-ray Full HD.
Sebbene i restauri in 4K abbiano il potenziale per migliorare l'esperienza di visione, dovrebbero essere affrontati nel rispetto del materiale originale. Il problema è che James Cameron ha recentemente rimesso mano ai suoi classici clamorosi, ripulendoli eccessivamente come già evidente nelle versioni streaming. Arriveranno presto anche su disco fisico, e temiamo che il risultato non cambierà affatto.