Jason Rubin non cerca scuse per il tracollo di THQ
Siamo tutti qui a dispiacerci per la fine prematura e triste di THQ, ma é ovvio che la colpa del tutto deve pur essere attribuita a qualcosa. Secondo jeson Rubin, ex direttore della azienda, sarebbe scorretto appellarsi alla sfortuna, ma si deve essere onesti e ammettere gli errori fatti. Jason ha ammesso che forse qualche titolo poteva essere più fortunato, ma la cosa non deve sviare dai fatti reali. Tra i peggiori errori Jason ha parlato di uDraw, la tavoletta grafica applicata ai videogame, il cui sviluppo é costato cifre enormi e che non ha prodotto alcun utile. C'é stato poi un MMO cancellato, divenuto così solo una spesa. Entrare nel mondo dei casual game non é stato uno sbaglio totale, ma lo si é fatto troppo in ritardo, ponendosi davanti ad un mercato già saturo, dove THQ non ha trovato il posto che sperava. Non poteva mancare Homefront, gioco costosissimo che ha venduto estremamente sotto alle aspettative: 1,3 milioni di copie su Xbox 360, 800 mila copie su PS3 e 200 mila su PC. Troppo poco per quello che doveva essere un valido concorrente di COD. Jason non si nasconde: é stato uno di quei titoli da considerarsi di qualità inferiore alla media, se non scadente.
A Rubin, insomma, va riconosciuta una sostanziale onestà in questo triste momento.