JerryRigEverything accusa CASETiFy di Plagio
Causa multimilionaria sulle cover degli Smartphone
JerryRigEverything è il nome del canale YouTube di Zack Nelson, il quale è particolarmente famoso per i suoi video di Durability Test in cui mette sotto stress apparecchiature elettroniche - principalmente Smartphone negli ultimi tempi - in modo da individuarne le criticità, ma anche modi per smontarli, ripararli e rimontarli.
Tra le altre cose, il canale YouTube collabora anche col marchio dbrand per la realizzazione e vendita di custodie per cellulari - ma potete chiamarle cover o, all'inglese, case, se preferite - che naturalmente rispecchiano la sua acclamata attività: dette custodie mostrano infatti sul dorso l'immagine dell'apparecchio così come apparirebbe dopo aver rimosso la copertura posteriore, nudo come mamma fabbrica l'ha fatto. Si tratta di riproduzioni molto accurate, frutto di scansioni a 2400dpi, che riscuotono un certo successo tra i tech-freak.
CASETiFy ha l'occhio lungo
Come talvolta accade [più che talvolta, diciamo spesso] [ok, diciamo sempre] un'idea di successo attira frotte di imitazioni, ma finché un'altra azienda produttrice di cover si prendesse la briga di effettuare essa stessa le scansioni non ci sarebbe nulla di ché lamentarsi - dopotutto Nelson non possiede il copyright sull'apparecchio riprodotto. Tutt'un altro paio di maniche sarebbe però il caso di una società che utilizzasse le stesse identiche immagini usate da dbrand per stampare le proprie cover.
È quello di cui Nelson accusa la società CASETiFy con sede a Hong Kong, la quale secondo il South China Morning Post produce e vende in tutto il mondo ogni anno 25 Milioni di cover ed è considerata una delle te maggiori società produttrici di accessori per Smartphone.
Domanda da un milione di bitcoin: come si stabilisce se un'immagine sia originale o sia brutalmente rubata? Beh, avendo a disposizione i file di stampa si potrebbe certamente svolgere un'analisi dei metadati, ma non è su tale materiale che Nelson ha messo le mani. Invece, lui e dbrand si erano saggiamente premuniti contro i possibili plagi con un sistema molto semplice, anticamente utilizzato già dai cartografi e noto come "trap street": quello di modificare le scansioni originali aggiungendo elementi inesistenti; una sorta di "firma", insomma, che se riportata da altri avrebbe evidenziato il plagio.
Una trappola per allocchi in cui CASETiFy sarebbe cascata con tutte le scarpe? È un po' presto per dirlo: Nelson ha dichiarato di aver deciso di muovere una causa multi-milionaria per "dare una lezione a CASETiFy", sebbene non si aspetti di ottenere soddisfazione in tribunale e dichiarando che in caso di successo impiegherebbe la cifra nel suo progetto The Rig, un'azienda produttrice di sedie a rotelle motorizzate per l'offroad. Dal canto suo, CASETiFy ha rilasciato una dichiarazione sul proprio canale ufficiale X:
— CASETiFY (@Casetify) November 24, 2023
L'azienda si dichiara da sempre un bastione di originalità e afferma di aver immediatamente rimosso dal proprio catalogo il materiale accusato di plagio avviando un'indagine interna per determinarne l'origine. Aggiunge inoltre di aver subito un attacco DDOS subito dopo aver ricevuto l'accusa, concludendo che attualmente i sistemi sono tutti regolarmente protetti e che non ci sarebbe stata nessuna fuga di dati sensibili.
Adesso la parola passa come sempre agli avvocati, anche se sarà possibile seguire tutte le successive evoluzioni direttamente sul canale JerryRigEverything.