Justin Chambers – Perché disse addio a Grey's Anatomy

Anche il lavoro di attore può diventare frustrante quando ci si ritrova nello stesso personaggio per 15 anni

di Claudio Pofi

Come un fulmine a ciel sereno a gennaio 2020 l'attore Justin Chambers annunciava di voler lasciare Grey's Anatomy a metà della 16esima stagione. Il desiderio quello di voler iniziare un nuovo capitolo al di fuori della famosa produzione televisiva.

Chambers non fu il primo nome di rilievo ad aver compiuto il medesimo passo: prima di lui Patrick Dempsey, Sandra Oh, Katherine Heigl e T.R. Knight.


"Non c'è un buon momento per dire addio a uno show e a un personaggio che ha definito gran parte della mia vita negli ultimi 15 anni", aveva dichiarato. "Spero di diversificare i miei ruoli di attore e le mie scelte di carriera. Nel momento in cui lascio Grey's Anatomy desidero ringraziare la famiglia ABC, Shonda Rhimes, i membri del cast originale Ellen Pompeo, Chandra Wilson e James Pickens, e il resto dell'incredibile cast e della troupe, sia del passato che del presente, e, naturalmente, i fan per un viaggio straordinario".

Nell'aprile 2020 la showrunner Krista Vernoff fu interpellata sulle ragioni dell'uscita di Justin dalla serie, rifiutandosi di commentare. Nel libro di Lynette Rice del 2022 How to Save a Life: The Inside Story of Grey's Anatomy, Justin ha rilasciato una rara intervista sul quel periodo di lavoro. "Sei in una specie di bolla. Indossi il camice ogni giorno, vedi più o meno le stesse persone ogni giorno, nelle stesse quattro mura, negli stessi studi, fai lo stesso percorso per andare al lavoro. Per me è stato una sorta di impiego in fabbrica. Si entra e si esce. Non riuscivo a credere quanto velocemente fosse passato il tempo".