Keystone: la Xbox solo Streaming mai nata

Rinvenuto il brevetto di Microsoft

Keystone la Xbox solo Streaming mai nata

Nell'anno 2021 Microsoft pre-annuncio di star lavorando ad una console della famiglia Xbox studiata unicamente per eseguire giochi in cloud streaming: il nome in codice dell'apparecchio era Keystone. Dopo quell'annuncio però della console si sono un po' perse le tracce.

Al di là di un tweet di Phil Spencer in cui faceva capolino un misterioso apparecchio che sarebbe potuto essere la famosa Keystone, infatti, in un'intervista rilasciata ai microfoni di The Verge il boss di Xbox affermò che i lavori sull'apparecchio si erano fermati perché non era possibile contenerne i costi al di sotto di una soglia che ne motivasse l'acquisto al posto di una Xbox Series S.

Adesso, a oltre tre anni da quell'annuncio, i colleghi di Windows Central hanno individuato un brevetto depositato da Microsoft nel 2022 per quello che, senza ombra di dubbio, sarebbe il concept di Xbox Keystone - e guarda caso le immagini nel brevetto coincidono con l'apparecchio individuato lo stesso anno sullo scaffale di Spencer.

Keystone: la Xbox solo Streaming mai nata

L'apparecchio ha infatti una dimensione contenuta e una linea parallelepipeda tipica dei prodotti Microsoft, apparentemente è di colore bianco e riporta sulla superficie maggiore "superiore" il logo di Xbox. Nella superficie maggiore "inferiore" (la base se il dispositivo è coricato) sembrerebbe visibile una grata per la ventilazione, nel lato anteriore sono presenti il tasto d'accensione e una porta USB, mentre su quello posteriore una porta Ethernet, una HDMI e l'ingresso per l'alimentazione. Sul lato è visibile un tasto che sarebbe dovuto servire per l'accoppiamento dei dispositivi BlueTooth.

È interessante ragionare sul fatto che Microsoft da anni preveda la possibilità di avere una console interamente concentrata sul Cloud Streaming Game, ma che di fatto la prima ad abbandonare il supporto fisico sia stata Sony con la Digital Edition di PS5 - il quale è per lo meno un "passo intermedio" verso l'abbandono dell'installazione in locale dei software.
Staremo a vedere quando queste tecnologie prenderanno piede in futuro...