Killer e Videogiochi

di Tommaso Alisonno

Jared Loughner, 22 anni, é stato arrestato con l'accusa di pluriomicidio e condotto al cospetto della corte federale di Phoenix, Arizona. Loughner é stato identificato come l'uomo che sabato scorso ha aperto ripetutamente il fuoco durante un incontro politico aperto al quale partecipava la congressista Gabrielle Giffords, uccidendo sei persone tra cui una bambina di nove anni e ferendone altre tredici. La stessa Giffords, colpita alla testa, é ricoverata in condizioni critiche.


Come spesso accade in queste deprecapili situazioni, la stampa ha immediatamente inziato ad intervistare i conoscenti e i coetanei dell'assassino, cercando le dichiarazioni "scandalistiche" che lo avrebbero portato a un simile atto. Sono emersi pertanto due hobby che Loughner coltivava: la musica e i videogiochi. Ecco pertanto alcune testate riprotare titoli come "Lo sparatore dell'Arizona é un grande videogiocatore".


Poco importa se leggendo tra le righe delle interviste (The Wall Street Journal, AZCentral, BBC) si parla di comportamenti ribelli e assenteismo del ragazzo (perché un uomo di 22 anni é un ragazzo), dei monologhi incomprensibili che spesso teneva, dei discorsi che faceva sulla morte e sul fatto che avesse per la Giffords una vera e propria mania. Ancora una volta, quando é possibile puntare il dito sui videogiochi, la stampa lo fa...