Killer Sally - San Valentino 1995 rosso sangue

Due bodybuilder ed ex-marine, un solo tragico destino

di Claudio Pofi

Nessuno eccetto Sally McNeil conosce la verità su ciò che è accaduto in quel maledetto San Valentino del 1995: quella notte la donna, bodybuilder ed ex marine, uccise il marito Ray McNeil, anch'egli bodybuilder ed ex marine.

La donna prestò servizio nel Corpo dei Marines degli Stati Uniti a Camp Pendleton, raggiungendo il grado di sergente, vinse due volte l'US Armed Services Physique Championship alla fine del 1980.

L'efferato delitto colpì molto l'immaginario popolare statunitense e ora un nuovo documentario Netflix approfondisce gli eventi che sconvolsero in primis il mondo del bodybuilding. Sally, il cui nome d'arte prima dell'omicidio era "Killer McNeil", fu condannata a 19 anni di prigione e recentemente è stata scarcerata. 

Killer Sally è un documentario in tre parti che include interviste ad amici, parenti e alla stessa Sally McNeil, trattenggiando il burrascoso matrimonio della coppia di bodybuilder finito nel peggiore dei modi. Alla regia la candidata all'Oscar Nanette Burstein, impegnata a esaminare la storia della violenza domestica che Sally subì per mano di Ray e come il suo fisico abbia influenzato il modo in cui venne percepita dai media e dalla società.

Link al trailer originale di Killer Sally