L'esorcista - Jason Blum e la pericolosa scommessa sui sequel

A 50 anni di distanza dal capolavoro assoluto di William Friedkin, la stratosferica esposizione economica per la trilogia in preparazione

di Claudio Pofi

L'anno scorso è stato annunciato che Blumhouse e il regista David Gordon Green dopo la controversa trilogia di Halloween si sarebbero occupati della trilogia reboot/sequel basata sul colossale horror del 1973, ovvero L'esorcista di William Friedkin. 

Mentre l'idea di un sequel legacy del film a 50 anni di distanza può non stupire più di tanto in anni in cui Hollywood viaggia più che mai a riciclo Jason Blum, patron di Blumhouse, per la prima volta è realmente preoccupato.

Recentemente Blum ha confermato che il film più rischioso che abbia mai realizzato non è ancora uscito, che si tratta del sequel de L'esorcista, il più costoso della sua storia di produttore. Anche perché nel tempo Blumhouse ha dimostrato di saper fare grandi cose con piccoli budget, in genere stanziamenti attorno ai 10 milioni di dollari su cui i rischi sono decisamente bassi.

Stavolta però la faccenda è nettamente diversa, anche perché secondo i dati che circolano sembra che l'accordo tra Blumhouse, Morgan Creek Entertainment, Universal e Peacock sui diritti di distribuzione di tutti e tre i film si aggiri sui 400 milioni di dollari. Non c'è quindi da meravigliarsi che Blum consideri il progetto un grosso rischio, se non altro per i suoi "partner in crime", dato che Blumhouse è già stata pagata.