L'ombra del diavolo con Harrison Ford: Brad Pitt voleva uscirne
Ecco cosa rischiò Brad Pitt e la vera ragione del tentativo di 'fuggire' prima dell'inizio riprese
"Avevamo una sceneggiatura fantastica, ma l'hanno buttata via", questa l'affermazione di Brad Pitt che nel 1997 recitò al fianco di Harrison Ford nel drammatico L'ombra del diavolo. A priori il film sembrava destinato a diventare un titolo di spicco nella filmografia di entrambi, soprattutto considerando che dietro la cinepresa c'era il grande Alan J. Pakula. Parliamo dell'acclamato regista di opere come Tutti gli uomini del presidente o La scelta di Sophie. Eppure Pitt ricorda la sua partecipazione al film in modo piuttosto amaro.
L'attore di Babylon e Ad Astra sottolinea come comprese di essere circondato da irresponsabili, che il film fu vittima dell'allora capo dello Studio a cui non interessava il risultato finale, purché venisse realizzato. Il fatto è che una settimana prima dell'inizio delle riprese la sceneggiatura che l'aveva convinto a fare parte del cast era scomparsa.
Si ritrovò per le mani una ventina di pagine di pessima qualità, campanello d'allarme che dimostrava quanto tutto fosse deragliato prima ancora che girassero. Pitt provò ad abbandonare il progetto in extremis, ma il capo della Major gli ventilò l'ipotesi di una causa in cui avrebbe dovuto risarcirli per oltre 60 milioni di dollari (secondo le previsioni di incasso in giro per il mondo), legandolo al carrozzone della produzione.
A conti fatti L'ombra del diavolo finì per essere una delusione a tutti i livelli, con una fredda accoglienza da parte della critica, all'epoca senza realizzare profitti: l'incasso fu di 140 milioni di dollari contro un budget di 86 milioni.