La Microsoft guadagna tempo
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Dopo una fase iniziale in cui sembrava che il colosso americano sarebbe stato messo in ginocchio dalla sentenza della Corte Federale americana, ora invece possiamo dire che “tutto il mondo è paese!”. Infatti, senza arrivare ai record italiani in tema di lungaggini per le cause giudiziarie, anche in America, quando si tratta nomi eccellenti, il corso della giustizia non sembra essere poi tanto migliore. Infatti pare che se le argomentazioni scritte delle parti in giudizio dovranno essere depositate entro il mese di novembre, per quanto riguarda quelle orali non se ne parlerà prima di Febbraio 2001; con buona pace della Microsoft che nel frattempo continua a prendere tempo e ad organizzare al meglio la propria difesa.