McNamara: tempi di sviluppo e management
Official PlayStation Magazine ha recentemente intervistato Brendan McNamara, fondatore dell'ormai sciolto Team Bondi e papà di L.A. Noire. Innanzitutto, lo sviluppatore ha spiegato i motivi dietro agli oltre 7 anni di sviluppo del titolo:
"E' un gioco enorme - dice Brendan - probabilmente troppo grande. La mappa é smisurata, e quindi é probabilmente colpa mia. Abbiamo dovuto costruire un nuovo processo per farlo. Eravamo uno studio nuovo, avevamo nuovi tool e nuove tecnologie. Adesso abbiamo tool che ti permettono di costruire città, ma abbiamo dovuto costruire quella roba da zero e farla funzionare."
"Tutto quanto dell'intreccio stradale, dove vanno le macchine, tutti i cavi che si connettono automaticamente a tutte le costruzioni. La tecnologia era molto estensiva, compreso MotionScan - in aggiunta, il team ha dedicato uno studio molto profondo alla Los Angeles degli anni '40 - Devo dire che il primo anno e mezzo, forse anche di più, é stato dedicato solo alla ricerca: giornali, persone mandate a L.A. a indagare sugli edifici e a scattare foto, riunire tutte le informazioni... eravamo uno studio piuttosto piccolo, 16 persone circa, e avevamo bisogno di tutto questo materiale per poter cominciare."
Questo introduce ampiamente la seconda parte del discorso, ovvero il suo tanto criticato management e la chiusura del Team.
"E' stato un processo lungo e doloroso, ma creare giochi e come realizzare film e si tratta di una maratona, non di uno sprint - e alcune persone entrano nel processo senza saperlo. Avrei voluto spendere più tempo con la mia famiglia e i miei figli. Adesso gestiamo le cose in maniera differente: per esempio, abbiamo orari flessibili. Ma tutti hanno il loro punto di vista su chi sia il peggior boss del mondo, e forse sono io. Ho letto delle cose interessanti nella biografia di Steve Jobs, e non l'ho mai visto vilipeso come sono stato io. Sam Peckipah ha licenziato un sacco di gente durante un film, e nessuno a detto una parola. Werner Herzog ha puntato una pistola a Klaus Kinski per fargli finire un film! Ovviamente, non mi paragono a nessuna di queste persone..."
I risultati? Li potete leggere nella nostra Recensione di L.A. Noire.