La pirateria cambia generazione

di Redazione Gamesurf
L'arrivo dei primi modchip dedicati alla PlayStation 2 ha segnato il passaggio di consegne tra PSX e PS2 per un fenomeno apprezzato da parecchi in tutto il mondo e soprattutto qui nel Bel Paese: la pirateria. Secondo le ultime notizie provenienti dal Giappone (o, per meglio dire, da Hong Kong, vero centro del "tarocco" internazionale) la copia di software, per la nuova macchina Sony, non è limitata ai soli CD-ROM ma si estende anche al software su DVD-ROM, riversato dai pirati asiatici su comodi CDR da 74 minuti rimuovendo le tracce musicali. Questa situazione non poteva certo passare inosservata davanti alle alte sfere della Sony Computer Entertainment, che ha già annunciato un nuovo modello di PlayStation 2 con alcune piccole modifiche strutturali che impediranno il montaggio delle cosiddette "modifiche". In mezzo a tutta questa vicenda a metà tra il paradossale e il grottesco, viene da chiedersi come mai la casa madre della PlayStation non abbia neanche preso in considerazione un espediente come quello usato dalla Sega con i suoi GD-ROM (che hanno scoraggiato la pirateria Dreamcast su vasta scala). Forse per favorire la diffusione della macchina?