Lo sciopero del cinema potrebbe estendersi al mondo dei videogame
Dopo la settima arte, anche il settore videoludico potrebbe venire colpito
Negli ultimi mesi abbiamo sentito spesso parlare di SAG-AFTRA. Il sindacato che rappresenta i professionisti dello show business è salito alla ribalta quando ha promosso lo sciopero degli attori, una manifestazione che era stata preceduta dallo sciopero degli sceneggiatori (se volete approfondire l'argomento, qui è spiegato bene). C'è un'altra categoria di lavoratori che potrebbe presto incrociare le braccia: quella degli artisti dello spettacolo che collaborano con l'industria dei videogame.
Come riporta Variety, SAG-AFTRA starebbe meditando uno sciopero contro le grandi compagnie del settore dei videogiochi, che coinvolgerebbe sia i doppiatori, sia gli attori impegnati nel motion capture. La causa dello sciopero sarebbe da ricercare nella mancata approvazione di un nuovo contratto collettivo. Sono due in particolare i punti critici: il primo è l'aumento salariale. SAG-AFTRA esige non solo che i compensi aumentino, ma che questo aumento sia retroattivo.
Il secondo punto concerne i timori sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale. SAG-AFTRA chiede una qualche forma di protezione contro l'IA, per impedire che la voce o le fattezze di un professionista vengano sfruttate indebitamente. Come andrà a finire? Nel caso di cinema e serie TV, abbiamo visto che lo sciopero ha avuto un impatto duro, con numerosi rinvii (eccone alcuni, eccone altri).
Nel caso dei videogame, l'impatto di un eventuale sciopero sarebbe meno severo e lo sappiamo perché è già successo in passato. SAG-AFTRA aveva infatti indetto uno sciopero contro le compagnie videoludiche nel 2016, che si era protratto per 11 mesi, ma non aveva inciso sulle uscite dei titoli come sta accadendo nel mondo del cinema.