Loot box, regole più stringenti in Inghilterra
Non saranno imposte dall'alto, ma arrivano dall'industria stessa
Su Gamesurf abbiamo incrociato in più occasioni il controverso argomento delle loot box (recentemente abbiamo anche scritto uno speciale a riguardo). Le varie legislazioni nazionali faticano ad inquadrare e regolare un fenomeno borderline come le loot box e non c'è consenso a riguardo, passando da chi le considera perfettamente lecite a chi le equipara al gioco d'azzardo. Il governo inglese non ha ancora assunto una posizione definitiva in merito, Sebbene qualche anno fa una commissione abbia stabilito che non siano assimilabili al gioco d'azzardo.
Nel Regno Unito, in mancanza di iniziativa legislativa, una regolamentazione è arrivata dall'industria stessa. La BBC riporta che Ukie (United Kingdom Interactive Entertainment, ovvero l'associazione di categoria britannica) ha stilato un proposito formato da 11 linee guida, per dare chiarezza all'ambito di applicazione delle loot box. Lo scopo di questa iniziativa è limitare l'accesso alle loot box ai minori di anni 18: coloro che realizzano i videogame dovranno prendere misure per evitare che l'acquisto avvenga senza la supervisione di una persona maggiorenne.
Queste misure, viene specificato, dovranno essere efficaci, non delle mere pro forma che possano facilmente venire aggirate. Un altro proposito dell'iniziativa è quello di avviare una campagna di informazione sulle loot box, in modo che il pubblico possa assumere una conoscenza consapevole del fenomeno.