Microsoft - Activision Blizzard, Sony non è l'unica contraria

Dai rilievi dell'antitrust britannica emerge una nuova verità sull'acquisizione record

di Davide Tognon

Il gran rifiuto che l'antitrust britannica ha opposto all'acquisizione di Activision Blizzard sta seriamente ostacolando l'operazione di Microsoft, che ora necessiterà di tempi molto più lunghi per andare in porto, ma non solo. I rilievi del CMA inglese fanno emergere un quadro ben diverso da quello che ci eravamo fatti in precedenza, quando vedevamo in Sony l'unica voce contraria all'acquisizione.

Il CMA, prima di formulare la sua decisione, ha svolto una estesa indagine che è passata anche attraverso l'interrogazione di decine di soggetti che operano nel settore. In una panoramica sulla conclusioni, l'antitrust inglese sostiene che alcune grandi compagnie di gaming le abbiano detto che l'acquisizione recherebbe un grave danno alla competizione e che i rimedi suggeriti da Microsoft sarebbero inefficaci, inadeguati e/o distorsivi del mercato.

Questo passaggio è piuttosto sorprendente, se consideriamo che l'unica big schierata apertamente contro l'acquisizione sia Sony. Stando alle parole del CMA, dunque, ci sono altre grandi realtà del mondo dei videogame che non vedono di buon occhio la cosa. Il documento preso in esame però non fa nomi: che i diretti interessati preferiscano restare anonimi?