Molyneux parla di Milo

di Tommaso Alisonno
USA Today riporta un'interessante intervista al grande Peter Molyneux incentrata sull'argomento Milo, di cui riportiamo gli stralci più importanti.

"Noi pensiamo che Milo sia un'esperienza meravigliosa, un modo completamente diverso di ideare e sviluppare rispetto al passato. Sviluppando Fable, tutte le idee marciavano in parallelo, ma con Milo si tratta di un lavoro più sequenziale: spendiamo un sacco di tempo a sviluppare ogni singolo stage nella maniera corretta o nelle procedure. Per adesso, potete vedere l'ottimo risultato nelle prime tre-quattro ore dell'esperienza di gioco."


"Al momento non mi sto neanche ponendo il problema di una release del prodotto: potete considerarlo allo stadio di una enorme Tech-demo, e ancora non lo immagino esposto negli scaffali."


"Ma la vera domanda é: gli acquirenti veramente sapranno coglierne tutti gli aspetti? Io ho fiducia di si, a suo tempo. Ma perché ciò avvenga, é necessario scalare ancora un'enorme montagna: stiamo cercando di realizzare un gioco, una storia, un'espreienza riguardante un bambino, e non é cosa da poco. E' un problema etico e polemico: si può lavorare su un bambino in maniera così realistica? Secondo me, sicuramente si"


Per chiarire il suo pensiero sulle emozioni che vorrebbe trasmettere nel rapporto tra il giocatore e Milo, Molyneux cita poi due film di animazione 3D, entrambi Disney-Pixar: Up e Toy Story.


"Uno dei film migliori che ho visto l'ultimo anno é stato Up: dovendolo descrivere, é la storia di un vecchietto e di un Boy Scout, estranei l'uno all'altro, che si incontrano, vivono e hanno un'avventura insieme. 'Non puoi realizzare una cosa simile, é fuori questione!' mi sento dire. Quello che si cerca in una storia é l'unicità, e io penso che sia giusto portarla anche ad un livello personale e polemico."


"Prendiamo l'esempio di Toy Story: molti pensano sia un film per bambini, e certamente a questi piace perché é divertente, colorato e ha come protagonisti i giocattoli, ma a me ha ricordato quando IO ero bambino, dandomi una differente chiave di lettura da adulto. Milo cerca di fare la stessa cosa: aiutare l'utente maturo a trovare un po' del bambino che é in sé."

"Ho visto le persone che hanno provato Milo ripetere varie volte 'Mi ricordo di quella volta che...'. E' una sensazione meravigliosa: quando vuoi scoprire chi sei, ricordare chi eri é l'emozione più grande."