Mission Impossibile: Simon Pegg sulle realizzazioni dei film
Quando una scena passa a una controfigura si perde il legame emotivo con il personaggio

Con l’uscita di Mission: Impossible – The Final Reckoning prevista per il 2025, l’ottavo capitolo della saga si prepara a chiudere un’era.
L'amato attore britannico Simon Pegg, che interpreta Benji Dunn dal 2006, ha voluto chiarire un aspetto fondamentale dietro il successo della serie: l’autenticità delle scene d’azione.
“Tom non fa la maggior parte delle sue acrobazie. Le fa tutte”, ha rivelato in un’intervista a Collider. Una conferma di ciò che i fan sospettano da anni: ogni salto nel vuoto, ogni corsa sul tetto o inseguimento spericolato è davvero opera di Tom Cruise.
Interprete ironico e divertente

Secondo Pegg la filosofia alla base delle riprese è semplice: “le acrobazie devono essere reali”. Quando una scena passa a una controfigura, dice, si perde il legame emotivo con il personaggio. Cruise e il regista Christopher McQuarrie sono invece determinati a far sentire ogni rischio, mostrando chiaramente che è l’attore stesso a compiere l’impresa.
Gli esempi abbondano: Cruise si è rotto un piede in Fallout ma ha continuato a correre, si è aggrappato a un aereo in decollo in Rogue Nation e ha saltato con una moto da un dirupo in Dead Reckoning...più volte. Sul ruolo di Benji nel capitolo finale Pegg resta riservato, ma promette: “Come dice sempre Tom: ci vediamo al cinema”. Una chiusura che sa di spettacolo puro.