EA mette le mani avanti anche con Need For Speed: Payback
Scottata dalla querelle legata alle microtransazioni di Battlefront II, Electronic Arts mette le mani avanti e decide di intervenire anche sul sistema di progressione di Need For Speed: Payback per mettere a tacere le lamentele di molti utenti che imputano al gioco una struttura che incoraggia l'uso di denaro reale.
Proprio per questo motivo, con l'ultima patch il team di sviluppo ha deciso intervenire sul sistema che gestisce il livello di reputazione e l'assegnazione dei crediti, in modo da bilanciare il gioco anche per chi non è disposto ad ulteriori esborsi di denaro.
Ghost Games ha infine assicurato che sono allo studio "ulteriori ritocchi " sul gioco, che prenderanno spunto sia dai feedback degli utenti che dai dati di gioco di tutti i giocatori in possesso di una copia di Need for Speed: Payback.