Nel prossimo gioco di Ken Levine un Open-World in scala ridotta

di Tommaso Alisonno

Ken Levine, dopo aver chiuso Irrational Games, si è gettato anima e cuore nello sviluppo di un nuovo titolo AAA di cui, però, finora ha illustrato solo qualche dettaglio: sappiamo per esempio che il papà di Bioshock ha esplorato le possibilità dell'Unreal Engine 4, nonché che ha osannato il lavoro svolto da Monolith con L'ombra di Mordor.

Quest'oggi il sito One Point ha pubblicato la traccia audio di un'intervista rilasciata da Ken, il quale ha fatto il punto sull'attuale mercato videoludico e ha spiegato in cosa consiste il suo progetto.

"I giochi AAA single-player narrativi stanno sparendo - ha detto Levine - Parlo dei giochi come Bioshock: ne vengono fatti sempre meno. La ragione reale è che sono molto costosi e penso che i giocatori abbiano detto chiaro e tondo che se spendono 40, 50 o 60$ per un gioco vogliono che l'esperienza duri più di 10-12 ore. Abbiamo cominciato a lavorare a questo esperimento subito dopo aver finito Bioshock Infinite e ci siamo chiesti: 'Come possiamo realizzare un gioco narrativo che ci faccia sentire come i giochi che abbiamo già fatto ma rendendolo rigiocabile, esteso e reattivo ai giocatori?' Lo rendi rigiocabile dando ai giocatori diversi modi per approcciare i problemi e lasciando veramente a loro la possibilità di scegliere. Non è un problema facile da risolvere."

"Ciò a cui stiamo lavorando è una sorta di gioco open-world su scala ridotta. La ragione è che se vuoi dare ai giocatori la capacità di guidare l'esperienza, questo cozza con la natura lineare dei giochi che abbiamo fatto prima, come Bioshock e Bioshock Infinite."

In conclusione, Levine ha rivelato qualche dettaglio sull'ambientazione e i temi del progetto: "Sono molto assorto dai temi della nostra nuova cosa: il nostro nuovo gioco è fantascientifico. Comprende temi come l'intelligenza artificiale e cosa significhi essere programmati, l'essere una cosa che sia stata creata attraverso la programmazione."