Delucidazioni su Neverwinter

di Tommaso Alisonno

Intervistato da RPS, Jack Emmert di Cryptic Studios ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito del progetto Neverwinter, l'RPG per PC in sviluppo per conto di Atari e previsto in uscita su PC entro la fine del 2011.


L'idea alla base del titolo é un RPG secondo la "vecchia sucola occidentale", intesa come esplorazione dei Dungeon alla "Diablo", per intenderci. In questa incaranzione, però, gli sviluppatori stanno tenendo molto di conto la struttura e la novità dell'ultima versione del regolamento del gioco di ruolo Dungeons & Dragons - ossia la 4ªedizione che dovrebbe presentare in questi giorni la nuova linea "Essential". Le scelte tattiche, strategiche e territoriali di cui i giocatori devono tenere conto nel GDR "cartaceo", unite alla gestione del sistema "a poteri", sono decisamente molto accativanti anche per un videogioco, ma naturalmente é una bella sfida l'implementare in real-time ciò che é studiato per un sistema a turni.


Ma Emmert tende a specificare che, per quanto la struttura di D&D costituisca la base del progetto, esso si é poi sviluppato ispirandosi ai più recenti ed evoluti esempi di video-RPG, come Oblivion e Dragon Age. Anche se per il momento sono previste cinque classi di personaggio, Emmert ha assicurato che sarà presente un tool di "creazione" che si rifarà a quello dell'originale D&D4.


Sulla struttura del gioco, Emmert si é soffermato parecchio sul fatto che non ricalcherà la struttura del classico MMORPG, ma che sarà piuttosto un "Multiplayer Online Game" (OMG), una sorta di gioco strutturato a missioni che sarà possibile affrontare in co-op fino a 5 giocatori per volta accedendo ai server di gioco. Il giocatore potrà anche proseguire nelle sue avventure in singolo, guidando il suo personaggio mentre i quattro compagni di squadra saranno gestiti dall'IA - in questo la struttura ricorda un pochino Guild Wars, salvo che la formazione del party pare obbligatoria in Neverwinter.


Il servizio online prevede pertanto la presenza di "zone persistenti" di densità limitata (sia in termini di popolazione sia in termini di accessi) dove i giocatori potranno incontrarsi, riunirsi in gruppi, accettare missioni e fare acquisti, senza però dare mai l'impressione di "folla". Una volta iniziata la quest, il gruppo seguirà indipendentemente il suo corso.


Per finire, Emmert ha confermato che Neverwinter non é concepito come un gioco "free to play", ma contemporaneamente che il supporto degli sviluppatori alla community sarà continuo ed assiduo. Tradotto in soldoni significa che, oltre al prezzo di copertina, sicuramente sarà previsto un qualche genere di abbonamento, ma anche un continuo e costante apporto di nuovi contenuti, missioni, equipaggiamento ed aggiornamenti per il gioco online.