I soggetti a rischi sono rari e niente effetti permanenti

di Tommaso Alisonno

In seguito all'articolo allarmistico pubblicato dal tabloid Inglese The Sun di cui abbiamo parlato questa mattina, il sito CVG ha chiesto il parere di un luminare del settore. Parliamo del Dott. Neil A. Dodgson nientemeno che dell'università di Cambridge, il quale ha così commentato l'argomento:


"Tutte le tecnologie commerciali in 3D (3DS, 3DTV, cinema 3D) richiedono una disconnessione tra Adattamento e Convergenza [ci scusiamo se i termini medici non dovessero essere esatti: stiamo traducendo da profani i termini 'accommodation' e 'vergence']. Negli occhi ci sono due set di muscoli, uno che focalizza l'occhio sull'oggetto che sta osservando (Adattamento), l'altro che fa convergere gli occhi verso la posizione in cui stai osservando (Convergenza)."


"Nel mondo reale, i due set di muscoli lavorano insieme. Con le tecnologie 3D commerciali, é necessario focalizzarsi sullo schermo ma convergere su oggetti virtuali - il ché significa che i due set di muscoli non stanno più lavorando insieme. Questo può causare problemi per chiunque se gli oggetti virtuali sono troppo lontani o troppo vicini rispetto allo schermo, ma i fornitori di contenuti conoscono questo fatto e si assicurano di tenere gli oggetti nei pressi dello schermo per la maggior parte del tempo."


"Sfortunatamente ci sono alcune persone che sono molto sensibili alla situaizoni in cui questi due sistemi muscolari non lavorano insieme. L'effetto, per loro, sarà la sensazione di occhi infiammato o mal di testa, che non causerà danni permanenti ma significherà che non possono usare l'apparecchio 3D."


"Fortunatamente per l'industria 3D, queste persone "Molto sensibili" sono relativamente poco comuni."


Nintendo ha tra l'altro smentito la notizia data dal The Sun secondo la quale migliaia di console sarebbero state riportate al negozio, dichiarando che la percentuale di resi é inferiore a quella dei precedenti lanci hardware.