Nintendo blinda i tornei: la community di Smash Bros. insorge

Fortissime limitazioni se manca l'autorizzazione esplicita

di Tommaso Alisonno

Nintendo ha rilasciato sul suo sito ufficiale un aggiornamento per quanto concerne l'accordo di licenza valido per tutti i suoi giochi ed i tornei che gli utenti potrebbero voler realizzare a partire dal 15 Novembre. Attualmente l'aggiornamento sembra limitato all'Europa e al Giappone, ma certamente arriverà quanto prima anche in USA. Si tratta di limitazioni piuttosto draconiane che a detta di molti, soprattutto provenienti dal circuito online di Super Smash Bros., potrebbe portare addirittura alla distruzione dell'eSports in casa Nintendo.

A meno di non godere di una specifica autorizzazione rilasciata direttamente dalla casa di Mario, infatti, i tornei dovranno essere innanzi tutto no-profit, potranno contare non più di 200 partecipanti online e 300 dal vivo e con una quote di iscrizione pro-capite non superiori ai 20€; il premio per il vincitore non potrà superare i 5000€. Inoltre, sono assolutamente bandite le sponsorizzazioni esterne. Infine, è assolutamente vietato tenere tornei con versioni modificate dei titoli Nintendo, come ad esempio la cosiddetta Project M di Super Smash Bros. Melee che attualmente è molto in voga.

Queste novità hanno immediatamente scatenato un coro di proteste unilaterale da parte di tutti quegli streamer, gamer e altri influencer che regolarmente organizzano tornei online dei titoli Nintendo monetizzando sugli stessi e sulle sponsorizzazioni. "Nintendo è come un bambino di 5 anni che sbraita per avere attenzione ogni volta che si parla di Smash competitivo" ha dichiarato Adam “Armada” Lindgren, considerato uno delle "5 Divinità" di Smash Bros. online.

Juan “Hungrybox” DeBiedma, un'altra delle "5 Divinità", ha apertamente sfidato Nintendo affermando che continuerà a organizzare il suo evento Coinbox settimana dopo settimana finché non gli arriverà a casa la diffida da parte degli avvocati. "Organizzerò Coinbox, continuerò a organizzarlo a Gennaio, continuerò a organizzarlo a Febbraio, Marzo Aprile, lo faro ogni fo**uta settimana finché non riceverò qualcosa direttamente da loro. Non mi fermerò per la paura. Devono venire da me direttamente coi documenti. Fino ad allora dirò che è un fo**uto bluff!"

Non è la prima volta che Nintendo cerca di estendere il suo controllo sull'organizzazione dei tornei di eSports: in tempi molto recenti cercò di bloccare la trasmissione della finale di Super Smash Bros. Melee in seno alla fiera EVO 2023 (organizzata da Sony) salvo poi dover fare rapidamente dietrofront a causa dei feedback negativi [per non dire "al vetriolo"] che stavano arrivando dai fan di tutto il mondo. È comunque possibile che sia stato proprio questo l'episodio che ha portato i vertici dell'azienda a discutere un modo per passare legalmente al contrattacco.