Nintendo muove due nuove cause ai Pirati
Sotto accusa uno store online e il canale Reddit
Quando si parla di lotta alla Pirateria, Nintendo è sempre stata in prima linea, ma nell'ultimo periodo la causa di Mario ha indubbiamente intensificato i suoi sforzi per evitare che la sua console Switch subisca la stessa sorte che è toccata a DS e 3DS. Le precedenti due console portatili, infatti, per lungo tempo hanno ospitato nei loro card-slot delle apposite schede piratate che permettevano di eseguire giochi scaricati gratuitamente da internet anziché software regolarmente licenziato e pagato.
A questo proposito, ci giunge notizia che la casa giapponese ha citato in giudizio Modded Hardware, uno Store Online colpevole, per l'appunto, di distribuire le succitate flash-cards pirata, nonché intere console Nintendo Switch già modificate e pronte ad ospitare software non autorizzato. Nintendo afferma di aver contattato il proprietario del sito nel mese di Marzo chiedendone "con le buone" la chiusura, esortazione a cui il titolare avrebbe addirittura risposto in maniera collaborativa salvo poi infischiarsene bellamente fino alla data attuale. Adesso gli avvocati di Nintendo si sono rivolti alla giustizia per ottenere la chiusura del sito, nonché tutto il materiale hardware, software e cartaceo in possesso del venditore.
Contemporaneamente, la casa di Mario ha citato in giudizio tale Archbox, ossia il moderatore del canale subreddit SwitchPiracy - un nome difficilmente equivocabile. Nintendo afferma che il "moderatore" è in realtà il capo e gestore di una community di oltre 190.000 utenti che attivamente scambiano e forniscono informazioni su come modificare la console, ottenere ed installare software pirata, al motto di "non pagheremo mai a Nintendo 50$ per un gioco". Anche Archbox sarebbe stato raggiunto da Nintendo a Marzo con una comunicato "cease and desist", al quale avrebbe reagito cercando di cancellare le tracce telematiche del suo operato come post, canali Discord e Telegram e altro ancora, senza per altro interrompere le proprie attività o quelle della community.
Ora la parola passa come sempre agli avvocati, ma quelli di Nintendo hanno dimostrato più volte di essere particolarmente agguerriti - come per esempio nel caso contro Tropic Haze.