Nintendo Switch 2 rinuncia ad uscire in Cina, per ora

La nuova console rinvia l'appuntamento con la Terra del Dragone

di Davide Tognon

La Repubblica Popolare Cinese ha un rapporto molto particolare con i video game, caratterizzato da una tendenziale chiusura e da una particolare attenzione a problematiche come quelle della dipendenza. In Cina, la prima parte del XXI secolo è stata caratterizzata dal divieto alla vendita dei prodotti videoludici, che è stato rimosso solo nel 2014. Nei 10 anni successivi, la Cina è divenuta un importante centro di sviluppo, nonché un importante mercato: abbiamo approfondito il discorso in un apposito speciale.


Il rapporto fra Nintendo e la Cina

Dopo la rimozione del divieto, Nintendo ha subito manifestato interesse verso il mercato cinese, pur riconoscendone le difficoltà insite nel cercare di entrarvi. Non è un caso che i giocatori cinesi abbiano dovuto aspettare fino al dicembre 2019 per mettere le mani sul primo Switch, ossia più di due anni e mezzo dopo l'uscita nel resto del mondo. La storia si accinge a ripetersi con la nuova console.


Nintendo Switch 2 rimandato in Cina

Come riporta il quotidiano economico giapponese Nikkei, Nintendo avrebbe deciso di rinviare il lancio di Switch 2 in Cina. Il motivo sarebbe da ricercare in due elementi: le stringenti normative di Pechino, che limitano la pubblicazione del software, e la domanda interna contenuta. Il mercato dei video game in Cina è infatti dominato dal segmento mobile e il primo Switch non ha fatto registrare vendite paragonabili a quelle di Giappone, Europa o USA.