Il Venerdì nero di OnLive
Mentre tutta l'Europa aveva gli occhi puntati su Colonia e sulla GamesCom, dall'altro lato del globo (circa) e più precisamente a San Francisco uno dei "nomi noti" del cloud gaming passava un week-end semi-tragico. Stiamo parlando di OnLive: tuto é cominciato quando Venerdì 17 (che a quanto pare non porta sfortuna solo in Italia) Brian Fargo di InExile ha rivelato su Twitter di aver ricevuto una mail da parte di un dipendente della società il quale asseriva che dalla mezzanotte la suddetta società, di fatto, avrebbe cessato di esistere, e con essa il suo lavoro. La mail continuava però asserendo che sarebbe stata formata una nuova compagnia e che Fargo avrebbe presto ricevuto comunicazione a proposito di quali titoli sarebbero rimasti disponibili.
Alla segnalazione rispose Brian Jaquet, direttore delle comunicazioni di OnLive, sulle pagine di Mashable dichiarando che la società non avrebbe commentato simili rumor e che il servizio non sarebbe stato interrotto. Nel frattempo, però, Kotaku rivelava da una sua "fonte interna ad Onlive" che il CEO Steve Perlman avrebbe in mattinata avvisato lo staff che la società stava entrando in un regime denominato ABC (acronimo di 'Assignment for the Benefit of Creditors'), una sorta di amministrazione controllata per evitare la bancarotta vera e propria - ma comunque uno scenario economico poco allegro. Sempre secondo la stessa fonte, il servizio "probabilmente" avrebbe continuato ad esistere, ma la società no, e di fatto "nessuno sarebbe più risultato dipendente di OnLive".
Infine, IDG News riportò in pomeriggio la notizia secondo cui i dipendenti di OnLive erano stati visti allontanarsi dall'edificio portando con loro delle scatole; contemporaneamente, Gamasutra confermava per bocca di un ex-dipendente la chiusura della società e la vendita di tutte le risorse.
Era dunque la fine di OnLive? Si, ma anche no...
CVG riporta infatti come nell'arco della serata e con una complessa manovra finaziaria, una nuova società ha raccolto le ceneri di OnLive - senza nessun debito residuo. Questa nuova società avrebbe ri-assunto circa la metà dei dipendenti della vecchia e garantirebbe già da ora la continuità del servizio. Il principale investitore di questa nuova società sarebbe Lauder Partners, già azionista della vecchia OnLive: il portavoce del gruppo ha garantito che il servizio continuerà a crescere.
...staremo a vedere...