Per Kojima la produzione di videogiochi e film è molto diversa

Per Kojima la produzione di videogiochi e film è molto diversa
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Evidentemente in questo periodo il buon Hideo Kojima è in vena di polemiche. Dopo aver puntato il dito contro la produzione dei videogiochi in stile catena di montaggio, questa volta ha ben veduto di azzardare un paragone tra il processo creativo di un gioco d'azione e di un film dello stesso genere, ritenendo quello il primo decisamente più complicato non tanto dal punto di vista organizzativo quanto piuttosto sotto il profilo più squisitamente ideativo.

Per il papà di Metal Gear Solid, sviluppare un videogioco significa portare il giocatore all'interno di un corridoio utile sia per fargli prendere familiarità con i controlli che sopratutto per introdurlo all'interno di un mondo che potenzialmente potrebbe essere dotato di infinite porte, con nuove ramificazioni sia in termini di trama che di gameplay in grado modificare il ritmo stesso del gioco.

Secondo lo stesso Kojima così non accade nel mondo del cinema, con un processo creativo che deve necessariamente affidarsi ad un percorso in linea retta e con poche stratificazioni in modo da non distogliere troppo l'attenzione dello spettatore dal vero fulcro dell'opera di cui è fruitore.

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