Per Microsoft, CoD non sposta gli equilibri

La battaglia per far approvare l'acquisizione di Activision Blizzard prosegue

Per Microsoft CoD non sposta gli equilibri

Microsoft e Sony stanno giocando una partita su più fronti, in relazione all'affare Activision Blizzard. Come abbiamo avuto modo di riportare più volte qui su Gamesurf, gli organi governativi di diversi stati stanno decidendo se la fusione fra Microsoft e Activision Blizzard possa essere lesiva per la concorrenza o meno. Se da un lato Microsoft giustifica la sua mossa con la necessità di competere sul mercato mobile, dall'altro Sony evoca i presunti pericoli che l'acquisizione porterebbe al mercato.

Per quanto riguarda noi, si tratta di una battaglia legale di grande interesse, perché i soggetti coinvolti stanno condividendo una pluralità di informazioni significative sulle rispettive strategie di mercato, che altrimenti sarebbero rimaste inaccessibili: ne è lampante esempio la futura offensiva di Microsoft al segmento mobile, che è emersa nel corso del dialogo con il Competition and Markets Authority britannico (CMA)

L'organo antitrust britannico ha in parte accolto le rimostranze di Sony e sta quindi approfondendo l'indagine sull'acquisizione di Activision Blizzard. Microsoft ha indirizzato una risposta al CMA, dove dipinge una situazione opposta a quella che sta cercando di far passare la compagnia giapponese. Sony sostiene che il franchise di Call of Duty sia decisivo negli equilibri del mercato console, una posizione tenuta in precedenza anche di fronte alle autorità brasiliane (le quali però hanno approvato l'acquisizione).

Per Microsoft non sarebbe così: dati alla mano, Call of Duty possiede una quota di mercato su console compresa fra il 5% e il 10%, non sufficiente per parlare di predominanza, nemmeno se si considera solo il genere degli shooter. CoD non sarebbe determinante nel far decidere ai consumatori quale console comprare e non figura fra i franchise principali se si considerano parametri come le medie voto della stampa specializzata o l'interesse sui social network.

Il successo di piattaforme come Nintendo e Steam dimostra che ci si può affermare benissimo anche senza CoD. Riguardo Nintendo, Microsoft condivide una informazione curiosa, indicando la casa di Kyoto come il maggior publisher mondiale su console. Sempre parlando di console, l'entrata di Activision Blizzard in Microsoft non permetterebbe in ogni caso al colosso di Redmond di superare Sony come leader del settore.

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