Sony: Bene PlayStation, abbandono su VAIO

Tempo di "conti in tasca" per Sony, la quale deve mettere insieme i pezzi di tutte le sue numerose attività, le quali sappiamo bene non interessino esclusivamente il mondo dei videogiochi. Ma pur da questo cominciamo, sia perché dopotutto é il nostro pane quotidiano, sia perché si tratta del settore che ha permesso al colosso Giapponese di segnare il maggior profitto.

Il lancio di PlayStation 4 ha portato indubbiamente grossi introiti a Sony: si parla di un incasso totale di 22.9 Miliardi di $, con un attivo di 257 Milioni. Per quanto non sia stato comunicato il numero esatto di PS4 vendute, Sony ha dichiarato che le vendite di queste assommate a quelle di PS3 raggiungono la quota di 7.8 Milioni di pezzi, mentre PSP e PS Vita arrivano a 2 Milioni. Sul lato software, si registrano introiti per 126 Milioni di $.

In totale, il settore gaming ha registrato un incremento dei profitti del 64% nell'ultimo quarto, quello ossia in cui PS4 ha visto la luce.

Spostando il focus sulle altre attività di Sony, la società ha deciso di vendere tutta la sua divisione PC, ossia il marchio VAIO, al gruppo d'investimenti Japan Industrial Partners. Le motivazioni sono le seguenti:

"In seguito a una comprensiva analisi dei fattori, compresi i drastici cambiamenti nell'industria PC globale, le strategie e l'agenda d'affari di Sony, la necessità di supportare costantemente i preziosi clienti di VAIO, e le future opportunità d'impiego per il personale coinvolto, la società ha determinato che la soluzione ottimale sia trasferire il suo comparto P ad una nuova società e concentrarsi sulla propria lineup di prodotti mobile come smartphone e tablet."

Questa mossa porterà all'assunzione da parte di JIP di circa 250-300 dipendenti, molti dei quali presumibilmente fuoriusciti da Sony. Sul campo TV, l'azienda conta di proseguire nella produzioni di apparecchi 2K e 4K, ma anche questo settore é destinato a d essere spostato su una sussidiaria alla fine di Luglio.

Tra una cosa e l'altra, Sony prevede di licenziare circa 5000 dipendenti - 1500 in Giappone e i restanti 3500 sparsi sul globo.