Oliver Stone si scaglia contro Pokémon GO

di Tommaso Alisonno

Il regista Oliver Stone, famoso oltre che per le sue opere anche per le sue idee particolarmente accese nei confronti del sistema, in quel di San Diego, durante la presentazione del suo nuovo film su Edward Snoden - un ex-informatico della CIA - si è sentito domandare cosa ne pensasse di Pokémon GO e del successo planetario ottenuto dal titolo Nintendo/Niantic.

La risposta è arriva in pieno stile Stone: il regista ha definito il prodotto come "Un nuovo livello di invasione che potrebbe portare al totalitarismo." All'indice di Stone c'è soprattutto il fatto che l'App raccolga dati sugli utenti, anche in quello stesso momento in quella stanza: un fenomeno denominato "Capitalismo di Sorveglianza". Pokémon GO invia e riceve costantemente dati sulla posizione GPS dell'utente, e secondo il regista, terrebbe traccia, tramite l'accesso completo all'account Google, anche di tutta la sua storia di navigazione sul browser e delle sue mail.

Pronta è arrivata la replica di Niantic, team sviluppatore del software, il quale ha ammesso di aver recentemente riscontrato un errore nella versione iOS del software, la quale in effetti richiede l'accesso all'account google dell'utente al pari di quella Android: se per la seconda, infatti, le autorizzazioni all'account sono legate alla necessità di aggiornare il software teramite PlayStore, così non è per la controparte Apple. Ad ogni modo, specifica Niantic, l'accesso è limitato al nome utente e all'indirizzo e-mail, ed il software non opera assolutamente nessun altro tipo di controllo o tracciamento.

Vogliamo credere alle accuse di Stone o alle dichiarazioni di Niantic?