Pong ha compiuto cinquant'anni
Quando due stanghette e un punto fanno la storia dei videogiochi
Correva il 29 novembre 1972 quando la Atari presentò ufficialmente Pong, una pietra miliare nella storia dei videogame, arcade e non solo. La genesi di questo straordinario successo è avvenuta quasi per caso, quando il fondatore di Atari, Nolan Bushnell, incaricò Allan Alcorn di esercitarsi nella realizzazione di videogame. Alcorn era un ingegnere elettrico da poco assunto, che non aveva esperienza nel campo dei videogame; per questo motivo, Bushnell gli chiese di creare qualcosa di semplice sul tema del tennis, con un punto in movimento, due trattini e un contatore dei punti.
Bushnell scelse questo sport dopo aver visto Table Tennis, un gioco che venne lanciato nell'estate del 1972 sulla prima home console della storia, Magnavox Odyssey. Alcorn non conosceva Table Tennis, ma seguendo le indicazioni di Bushnell ideò un videogame per certi versi simile, sebbene superiore: Pong. In quel periodo, Bushnell mirava a realizzare un videogame di guida ma quando vide il prototipo del cabinato di Pong ne rimase impressionato, al punto che decise di farlo installare in un bar californiano per verificare la reazione del pubblico. Dopo qualche giorno, il cabinato accusò dei malfunzionamenti, che si scoprì essere causati dall'eccessivo numero di monete inserite, una prova inequivocabile dell'interesse verso Pong.
Si arrivò quindi al 29 novembre, il giorno in cui il cabinato venne lanciato sul mercato. Il primo periodo fu molto difficile per Atari, fra la difficoltà di reperire i finanziamenti e la catena di produzione molto approssimativa, ma col passare del tempo le cose migliorarono e Pong si affermò come una hit assoluta degli anni '70, che venne esportata anche in altri paesi. Tuttavia, la somiglianza con Table Tennis indusse Magnavox a citare in giudizio Atari, la quale se la caverà con un accordo da 1,5 milioni di dollari. La fortuna di Atari terminò nel 1983, quando arrivò la grande crisi dei videogame.