Predator – Solo viaggi nel passato?

Il successo di Prey potrebbe spingere a sviluppare nuove avventure nel passato per il micidiale cacciatore alieno

Predator  Solo viaggi nel passato

Il fanta-horror Prey ha dimostrato che il franchise di Predator può avere successo restando nel passato, senza alcuna necessità di traslare la micidiale creatura cacciatrice nuovamente nel presente o nel futuro.

Il film ha debuttato in VOD come quinta puntata vera e propria del franchise, se non si considera il mashup Alien vs. Predator. Quella più recente è un'avventura ambientata in Nord America nella prima metà del 1700. In Prey l'alieno, detto anche Yautja, atterra nelle incontaminate pianure a caccia di umani, facendo ben presto strage di nativi a eccezione della giovane Comanche chiamata Naru (Amber Midthunder).

Osteggiata dal clan perché femmina e desiderosa da sempre di essere una guerriera sarà proprio lei, una volta intuita la terribile minaccia che incombe, a farsi avanti affrontando a modo suo il Predator. Quella che però sembrava un'intuizione da parte del regista Dan Trachtenberg e dello sceneggiatore Patrick Aison di una singola incursione storica rispetto alle origini terrestri del Predator, rischia di portare a produrre una nuova serie di opere ambientate nel passato. Del resto lo preannuncia il finale del primo Prey, paragonato per intensità addirittura al primo film di John McTiernan del 1987 con Schwarzenegger.

Oltre a un possibile Prey 2, il predecessore ha evidentemente dimostrato l'enorme potenziale legato a periodi storici in cui ambientare le avventure degli Yautja. Mai intuizione fu più azzeccata nel finale del magnifico Predator 2, di Stephen Hopkins (1990), quando uno dei Predator dona una pistola ad avancarica del 1700 al tenente Mike Harrigan, interpretato dal grande Danny Glover.

Link al trailer originale di Predator 2 e al trailer italiano di Prey

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