PSN: il punto sulla situazione

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Nella serata di ieri (Venerdì 6 Maggio), Sony ha confermato che ci sarà un ulteriore ritardo sulla riapertura del Playstation Network, scelta questa motivata con la necessità di rivedere –di nuovo- la struttura dopo i fatti legati al “sistema gemello” Sony Online Entertainment.

Nel frattempo, si é fatta un po’ più di chiarezza su quanto é accaduto in questi giorni. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, nel corso di questa settimana é stata accertata la pubblicazione (da parte di ignoti) dei dati personali di circa 2.500 persone, inclusi nomi ed indirizzi presenti nella banca dati di Sony dal 2001.

Questa “emorragia” di dati é stata prontamente fermata dai vertici Sony attraverso l’oscurazione del sito web (di cui non però non si conoscono le specifiche) sul quale erano stati depositati, operazione questa che si é però conclusa senza arrivare a conoscere alcun dettaglio sulle persone che sono effettivamente in possesso dell’intera banca dati sottratta le scorse settimane (77 milioni di account PSN e Qriocity, e 24,6 milioni di Sony Online Entertainment.).

Tutto questo, sempre secondo la Reuters, ha portato all’ultima comunicazione di ieri di Patrick Seybold, in cui Sony conferma di non poter dare per il momento alcuna data certa sulla rimessa online del servizio:

"Quando si é svolta la conferenza stampa in Giappone la scorsa settimana, sulla base di quello che sapevamo, ci aspettavamo di avere i servizi online entro una settimana.

Con l'attacco al server Sony Online Entertainment, ci siamo resi conto che occorre condurre ulteriori test su un sistema incredibilmente complesso, e dobbiamo completare questo processo prima di portare il sistema online".

Nel frattempo Sony sta valutando l’ipotesi di offrire una ricompensa per la cattura degli autori degli attacchi al sistema, chiedendo aiuto a "persone che hanno familiarità con la materia."

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