PSNgate: continuano le indagini

Continuano le investigazioni a proposito dell'impatto sull'utenza avuto dall'attacco Hacker che ha colpito il PlayStation Network tra il 17 e il 19 Aprile, nonché le beghe politico/legali sul ritardo di Sony nell'avvisare gli utenti della gravità della cosa.


Alla lettera formulata dal Congresso degli Stati Uniti, il presidente di Sony Kaz Hirai ha risposto rinunciando alla possibilità di confutare personalmente le accuse, quanto piuttosto offrendo tutta la collaborazione e le informazioni richieste. Il Congresso dal canto suo ha accettato questa disponibilità e una dilazione sull' "ultimatum" del 6 Maggio, essendosi accertato che le investigazioni della Società sono tutt'ora in corso, e che tutti i dati finora rilevati sono stati messi a loro disposizione, anche in anticipo rispetto alla data fissata.


D'altronde, la collaborazione tra Sony, società esterne di sicurezza informatica e organi federali é ormai strettissima. Ultimamente un nuovo team si é aggiunto alle indagini: si tratta di Data Forte, una compagnia privata che fa capo a un ex-membro dell'NCIS. Anche l'FBI e US Homeland Security sono coinvolti, e molte compagnie bancarie stanno operando privatamente i loro controlli.


Ovviamente, l'indagine si é adesso estesa anche all'intrusione subita dai server di Sony Entertainment Online: per quanto questi siano fisicamente distinti e non collegati a quelli del PSN, un responsabile di Sony ha recentemente ammesso che, com'era d'altronde lecito immaginarsi, condividessero gran parte dell'architettura. Non é pertanto strano che chi ha orchestrato il primo attacco sapesse perfettamente dove mettere le mani durante il secondo.


Nel frattanto, in Australia, il governo federale ha messo in votazione una nuova legge che, se approvata, obbligherebbe le società informatiche ad avvertire immediatamente gli utenti in caso di attacco hacker. "Sony non é sola - ha dichiarato Brendan O’Connor, Ministro della Giustizia, degli Affari Interni, della Privacy e della Libertà di Informazione (un tipo impegnato) - Abbiamo assistito a gravi incidenti legati alla Privacy negli ultimi mesi riguardanti altre grosse compagnie. Tutte le compagnie che raccolgono le informazioni personali dei clienti devono assicurare che queste informazioni siano al sicuro da usi illeciti."


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