Quentin Tarantino contrario all'uso di pistole finte sul set

Nonostante gli incidenti noti il regista insiste sulla necessità di maggiore realismo

di Claudio Pofi

Quentin Tarantino ha suscitato polemiche con le sue recenti dichiarazioni sull'uso di armi vere sui set cinematografici. Durante un'intervista al podcast Club Random with Bill Maher, il celebre regista ha espresso la sua contrarietà all'impiego di pistole finte, nonostante le tragiche vicende che hanno segnato l'industria negli ultimi anni.

La questione dell'uso di armi reali sul set è diventata oggetto di intenso dibattito dal 2021, quando la direttrice della fotografia Halyna Hutchins è stata uccisa durante le riprese di Rust, a causa di uno sparo accidentale di Alec Baldwin. Il tema è tornato alla ribalta con il remake de Il corvo del 2024, che ha vietato l'uso di armi vere nel rispetto della tragica morte di Brandon Lee nel 1994 durante le riprese dell'originale.

Tarantino, noto per il suo stile viscerale e d'impatto, ha spiegato di preferire le armi vere perché crede che l'effetto reale non possa essere replicato in post-produzione. "È eccitante sparare a salve e vedere un vero fuoco arancione", ha dichiarato, aggiungendo che "l'industria ha un bel record in termini di sicurezza", con solo due incidenti mortali documentati. Tutto bene quindi, eccetto forse per le vittime...