Resident Evil e George A. Romero: il trailer del documentario

Chissà come sarebbe stato il film legato al franchise se fosse stato diretto dal leggendario regista

Resident Evil e George A Romero il trailer del documentario

Il fondatore del Resident Of Evil network ha incontrato il regista Brandon Salisbury per parlare del documentario George A. Romero's: Resident Evil, dedicato all'omonimo film che avrebbe dovuto girare l'indimenticato maestro dell'horror. Ciò ha consentito di ricordare cosa accadde alla produzione, approfondendo la serie di Resident Evil e condividendo l'amore per il cinema di Romero.

Salisbury si è avvicinato per la prima volta a Resident Evil nel 1998, quando la campagna di marketing per Resident Evil 2 era appena partita. "Nel dicembre 1997 ho acquistato una PlayStation 1 e in quel periodo la campagna di marketing per Resident Evil 2 si è intensificata durante il periodo natalizio". Salisbury ha raccontato di essere rimasto "assolutamente folgorato" da una delle pubblicità di Resident Evil 2, poiché fino a quel momento non aveva mai giocato a un videogioco che si potesse anche solo considerare horror. "Quando uscì a gennaio 1998 lo giocai immediatamente".


Salisbury si è poi soffermato su come è venuto a conoscenza del coinvolgimento di Romero nell'adattamento cinematografico di Resident Evil. L'ho scoperto quando è uscito Resident Evil 2, subito dopo è iniziata la voce che George Romero avrebbe potuto dirigere il film. E poi, circa 7 mesi dopo è stato annunciato ufficialmente il suo coinvolgimento". Poi purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto con il coinvolgimento di Romero, il che ha portato al documentario di Salisbury.

"Quello che è successo è che volevo davvero fare questo documentario. Poi però ho fatto il militare, terminato il quale non sapevo se avrei portato a termine l'impresa, ci avevo già provato un paio di volte”. Dopo aver scoperto ulteriori informazioni sul film ed essersi reso conto delle possibilità offerte dalla visita agli archivi di Romero presso l'Università di Pittsburgh, Salisbury ha deciso che questo doveva essere un vero documentario.