Riccitiello parla del mercato

John Riccitiello, ex-CEO di Electronic Arts, ha tenuto un intervento nel corso del Gaming Insider Summit della settimana scorsa, analizzando secondo la sua esperienza e le sue opinioni il mercato attuale.


Per prima cosa ha parlato dell'argomento Brand: "Mi é stato detto ripetutamente che nell'entertainment non esiste una cosa come un brand: penso che si sbaglino. Penso che un brand sia tre cose: un set di valori consistente nel tempo, il beneficio del dubbio (parti fiducioso piuttosto che scettico) e una scelta preferenziale (tra il brand e il titolo comune, si tende a scegliere il brand). In una sola parola: nel brand si ha fiducia."


John ha continuato facendo diversi paragoni tra l'industria videoludica e quella cinematografica, citando il successo di GTA V - ma non solo - come caso in cui la prima si é dimostrata ben più proficua della seconda. Ha però speso parole accese nei confronti del tradizionale metodo di prezzatura dei giochi, affermando che il mercato ha bisogno di più variabilità:


"60$ é un grande FU [tipico impropero Americano] per un gran numero di persone. Non esiste un gioco console con neppure la metà delle installazioni rispetto a Clash of Clans. Puzzle & Dragons ha avuto più installazioni di qualsiasi gioco nella storia delle console. Raggiungere un'utenza più ampia con un prezzo variabile é una gran cosa."


"Un'altra cosa da imparare é la semplicità" ha continuato, facendo notare che i tempi dei manuali di istruzioni da 500 pagine sono finiti e che ormai é raro che un nuovo gioco sia padroneggiabile con un regolamento di più di 10, 15 o massimo 20 pagine.


Dall'altro lato della medaglia, c'é l'industria Mobile che dovrebbe apprendere dall'industria tradizionale l'importanze del servizio post- produttivo: "Pensate che i prodotti di punta di oggi saranno lì tra dieci o vent'anni? Dragonvale e Angry Birds non sono più nella Top-Ten. non sto criticando, ma sono qui a suggerire che non fanno abbastanza per costruirsi come brand persistenti nel tempo".


Infine, il discorso di Riccitiello affronta un tema che spesso ritroviamo anche nel nostro forum: "Il Gameplay é superiore alla tecnologia. Si, hai bisogno di essere vicino ma non necessariamente al limite massimo della tecnologia. Ma intendo dire che che rincorrere la tecnologia per un'estetica migliore o andare in 3D perché é 'cool' é la ricetta per fare giochi più costosi, non giochi migliori."


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