Ricercatori australiani studiano le formiche... con Age of Empires

Le tattiche di guerra degli insetti vengono simulate con il popolare videogame

Ricercatori australiani studiano le formiche con Age of Empires

Sulle pagine di Gamesurf, di tanto in tanto, ci è capitato di trattare dell'incontro fra la ricerca e i videogame. Recentemente, ad esempio, abbiamo visto come sia Cities: Skylines, sia gli algoritmi degli shooter si siano rivelati utili al progresso della scienza. Alla lista dei titoli impiegati in ambito accademico possiamo aggiungere Age of Empires II: Definitive Edition, che è stato sfruttato da un gruppo di ricercatori australiani nell'ambito di uno studio sulle formiche.

I ricercatori Samuel J. Lymbery, Bruce L. Webber e Raphael K. Didham, del dipartimento di scienze biologiche della University of Western Australia, hanno optato per un approccio originale nello studio delle guerre fra specie di formiche autoctone e alloctone. Per mezzo di Age of Empires II: Definitive Edition hanno simulato dei combattimenti in condizioni controllate, applicandone i risultati alle teorie sul comportamento degli animali.

Secondo il loro studio, in un combattimento su un terreno particolarmente impervio a fare la differenza è la qualità dei soldati impiegati: quindi, fra due gruppi di formiche, vincerà quello con i soldati più forti. Viceversa, su un terreno uniforme, il fattore chiave è la quantità: quindi vincerà il gruppo più numeroso. I risultati ottenuti si potrebbero rivelare preziosi nella salvaguardia delle specie native, per contrastare la diffusione di quelle invasive.

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