Ritirate tutte le accuse di molestie mosse a Chris Avellone
Ma intanto sono trascorsi tre anni d'inferno e la reputazione è stata distrutta
Chris Avellone ha firmato le sceneggiature di alcuni dei più apprezzati giochi di ruolo del panorama videoludico (Planescape: Torment, Icewind Dale, Pillars of Eternity, tanto per fare qualche nome) e col tempo è diventato una vera e propria leggenda del settore. Molti studi si sono rivolti a lui per la scrittura della storia dei videogame, perché il nome di Avellone è associato all'eccellenza in questo ambito. O almeno, così era fino al 2020, quando per l'autore americano è cominciato un incubo.
Due donne hanno mosso ad Avellone pesanti accuse di molestie sessuali, sostenendo di essere state oggetto di approcci fisici indesiderati. Il diretto interessato ha sempre fermamente negato gli addebiti e sul suo blog ha ribattuto alle accuse, fornendo la sua versione dettagliata degli eventi. Purtroppo per Avellone, in un periodo storico dominato dal #metoo, a nessuno avrebbe fatto piacere associare il proprio nome a quello di qualcuno accusato di un crimine sessuale.
Così, l'industria dei videogiochi ha preso le distanze da Avellone, per usare un eufemismo: le sue collaborazioni in corso sono state interrotte (fra cui figurava quella con gli italiani Gamera Interactive) e alcuni studi si sono affrettati a precisare che Avellone non avesse nemmeno contribuito ai relativi progetti, una sorta di damnatio memoriae volta a cercare di mantenere una immagine "pulita" agli occhi del pubblico.
Avellone è passato quindi dall'essere una leggenda vivente a un reietto, con buona pace della presunzione di innocenza. Nel frattempo, però, le accuse di molestie sono state al centro di due procedimenti giudiziari, svolti in California prima e Illinois poi, che sono culminati in un esito clamoroso: le due accusatrici hanno ritirato tutto. Proprio così: Karissa Barrows e Kelly Rae Bristol (questi i loro nomi) hanno dichiarato che Avellone non ha mai abusato sessualmente di loro né, a quanto ne sanno, di nessun altro.
Avellone riporta la notizia sul suo blog. Le due accusatrici hanno anche aggiunto che le loro parole siano state fraintese (in realtà hanno mentito spudoratamente e si sono pure contraddette in sede giudiziaria). Come risarcimento del danno subito, Avellone riceverà una cifra milionaria, che coprirà anche le spese legali sostenute; tuttavia, la compensazione economica non può cancellare quello che Avellone ha dovuto sopportare dal punto di vista umano e professionale negli ultimi tre anni.