Road House 2 - Parla il regista Doug Liman
Nonostante le notevoli doti artistiche, Doug Liman non è convinto del potenziale esprimibile da un sequel
Durante una recente intervista per promuovere The Instigators, il regista Doug Liman ha dato un cauto aggiornamento su Road House 2 con Jake Gyllenhaal, esprimendo emozioni contrastanti, condividendo sia la sua simpatia per l'attore che le riserve generali sui sequel, anche se odierebbe lasciarlo in sospeso.
“Non so, Jake è un buon amico. Gli voglio molto bene ed è stata una collaborazione molto speciale poter interpretare quel personaggio. Non è il tipo di personaggio che Jake interpreta di solito, quindi mi dispiacerebbe lasciarlo in sospeso. Non ho mai fatto un sequel, così come per Edge of Tomorrow non passa giorno che non pensi a come realizzarlo”.
In streaming su Prime Video dallo scorso marzo e criticato pubblicamente da Liman, il remake di Road House è stato un successo commerciale, attirando oltre 50 milioni di spettatori in tutto il mondo nei primi due fine settimana e un totale di 80 milioni di spettatori a maggio. Tuttavia le recensioni di Road House sono state contrastanti, lodando la capacità del remake di portare il classico cult nell'era moderna, pur mantenendo deliziosamente l'attenzione dell'originale sull'azione piuttosto che sulla narrazione contorta.
Nel periodo in cui il remake ha debuttato su Prime Video, Gyllenhaal ha espresso il suo interesse a riprendere il ruolo in un sequel. A maggio è stato annunciato ufficialmente il sequel, con il ritorno di Gyllenhaal nel ruolo di Elwood Dalton. A restare incerto il ritorno di Liman, che ha già espresso riserve sui sequel. Del resto non tutto è andato per il verso giusto nella prima storia, inclusa la ridicola chiusura post-credits.