Ron Howard - Perché non gira più commedie

Un fiasco colossale da 70 milioni di dollari e la grande difficoltà nel trovare una storia originale e intrigante

di Claudio Pofi

Ron Howard è un regista che ha all'attivo tante commedie divenute degli amati classici, eppure non ne dirige una dal 2011. Pochi registi sono capaci di spaziare all'interno di un ampio ventaglio di generi: Howard può dirigere un dramma, un film di fantascienza o un racconto epico basato su eventi storici senza soluzione di continuità.

Incluso The Shrinking of Treehorn, film d'animazione in arrivo su Netflix, Howard ha diretto 28 film dal suo debutto alla regia nel 1977 con Quella pazza Rolls Royce.

Negli ultimi anni il regista ha dato seguito solo a opere drammatiche, tenendosi distante dalle commedie per un motivo ben preciso, il fiasco colossale in sala de Il dilemma (immagine sopra). Uscito nel 2011, è forse l'opera artisticamente più distante rispetto ai tipici toni che lo contraddistinguono, più simile a commedie sgangherate che andavano di moda 20 anni fa.

La storia è quella di Ronny e Nick, amici da sempre, soci in affari e una vita che ben presto si complica scatenando uno tsunami di incomprensioni e micidiali gaffe dopo che Ronny ha visto la moglie del Nick baciare un altro uomo.

Anche se si tratta di una commedia, l'investimento ha richiesto qualcosa come 70 milioni di dollari, danaro che non ha impedito la messa in opera di un film scadente e fin troppo maltrattato. Nel 2011, il regista ha spiegato: "È solo questione di non aver trovato una storia e un insieme di personaggi freschi e interessanti per me". 

Ron Howard ha anche diretto commedie iconiche come il cult Turno di notte – Nightshift,  il campione d'incassi Splash – Una sirena a Manhattan, Parenthood – Parenti amici e tanti guai e Come il Grinch rubò il Natale, pur stroncato dalla critica ha avuto un successo fenomenale e viene visto ogni anno da milioni di persone.