SAG-AFTRA - Di nuovo in stallo le trattative col sindacato attori
Le rappresentanze degli sceneggiatori sono scese a più miti consigli, ma quella degli attori sembra irremovibile
Dopo la fine dello sciopero degli sceneggiatori a Hollywood (WGA), tutti pensavamo che lo sciopero degli attori (SAG-AFTRA) sarebbe terminato. Dopo il ritorno al lavoro degli script writer, gli Studios hanno aperto la porta ai negoziati con i sindacati degli attori in sciopero.
"Dopo importanti colloqui è chiaro che il divario tra l'AMPTP e la SAG-AFTRA è troppo ampio e le trattative non si stanno più muovendo in una direzione produttiva", ha dichiarato l'AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers) in un comunicato. Stando alle informazioni da poco diffuse dai produttori la conversazione sembra essersi interrotta. Sono loro a sostenere che, dopo le recenti richieste del sindacato e la pressione dello sciopero degli attori, le parti sono molto distanti.
Quando tutto sembrava essere sulla strada giusta, le parti si sono incontrate formalmente 5 volte negli ultimi 8 giorni lavorativi, con la risultante di essere ancora lontani da una soluzione allo sciopero. "Speriamo che la SAG-AFTRA ci ripensi e torni presto a negoziare in modo produttivo", hanno dichiarato i produttori. È stato inoltre riferito che la SAG-AFTRA ha chiesto un aumento del salario minimo dell'11%, mentre la DGA e la WGA, le due principali associazioni di sceneggiatori, hanno accettato il 5% per il primo anno.
Questa situazione di stallo per il sindacato attori non solo continuerà a ritardare le anteprime e i progetti futuri, ma durante lo sciopero non è nemmeno possibile promuovere le opere coinvolgendo il cast.