Sciopero a Hollywood: dopo gli sceneggiatori ora anche gli attori
L'abbandono della prima a Londra di "Oppenheimer" da parte degli attori è stato uno dei primi atti formali
Non riuscendo a trovare un accordo con i produttori, i membri della Screen Actors Guild - American Federation of Television and Radio Artists a partire dalla scorsa mezzanotte si sono uniti agli oltre 11.000 sceneggiatori cinematografici e televisivi già in sciopero.
Il fallimento delle trattative con l'Alliance of Motion Picture and Television Producers implica il blocco immediato delle produzioni cinematografiche e televisive, mettendo sostanzialmente Hollywood in un pericoloso stallo. Si tratta del primo sciopero di entrambe le categorie dal 1960.
"Siamo noi le vittime", ha dichiarato Fran Drescher, presidente del sindacato attori, durante una conferenza stampa di ieri. "Siamo vittime di un'entità molto avida. Sono scioccata dal modo in cui le persone con cui abbiamo lavorato ci stanno trattando". "È disgustoso, si vergognino".
Peraltro i membri della SAG-AFTRA stanno già prendendo sul serio lo sciopero: giusto ieri gli attori di Oppenheimer hanno abbandonato la prima del film a Londra. Il regista Christopher Nolan ha detto alla folla che il cast se n'era andato e "stava andando a scrivere i suoi cartelli". Il film uscirà la prossima settimana.
Inoltre nel corso dello sciopero gli attori non potranno promuovere progetti passati attraverso convention, interviste o panel. Questo include anche gli Emmy Award, le cui nomination per la premiazione annuale sono state annunciate mercoledì scorso e la cerimonia dovrebbe tenersi il prossimo 18 settembre.