Sega fa arrestare chi compra valuta in-game da siti di terze parti
La compagnia giapponese usa il pugno duro con chiunque leda il suo business

Come molte altre compagnie che operano nel settore videoludico, anche Sega annovera fra i suoi prodotti dei giochi online che prevedono l'acquisto di valuta virtuale, e come molte altre compagnie ovviamente difende il suo business, anche con le cattive se necessario. La casa di Sonic ha pubblicato un messaggio sul suo sito, per mettere in guardia gli utenti giapponesi riguardo alcune pratiche fraudolente.
La truffa della valuta in-game
Come spiegato nel comunicato ufficiale, in Giappone lo scorso agosto Sega ha fatto arrestare e condannare diversi individui con l'accusa di frode informatica, perché hanno comprato fraudolentemente valuta in-game da alcune sue app, per poi rivenderle su altri siti in cambio di denaro. Fin qui niente di strano: la compagnia giapponese ha ottenuto giustizia contro una organizzazione criminale che l'aveva truffata. Tuttavia, il discorso non finisce qui.
L'acquirente che diventa complice
Gli utenti che hanno acquistato la suddetta valuta in-game sono stati a loro volta arrestati, incriminati e condannati per il loro coinvolgimento nella frode. Avete letto bene: Sega specifica che anche le condotte delle persone che comprano la valuta possono essere considerate penalmente rilevanti. Se vi sembra una assurdità, considerate che il Giappone sia il paese dove potete venire arrestati per aver venduto Pokémon rari, oppure per aver pubblicato video gameplay...