Si preannuncia un giro di vite europeo sui videogame

Il Parlamento Europeo discute l'evoluzione della disciplina del settore

di Davide Tognon

Il portale Gameindustry ha segnalato una svolta importante nel rapporto dell'Unione Europea con il settore dei videogame: nella giornata di ieri, presso il Parlamento Europeo si è votato a favore dell'adozione di misure volte ad evolverne la disciplina. All'attenzione del Parlamento sono state sottoposte alcune ben note problematiche del settore, come quelle relative alle famigerate loot box e alla dipendenza, con un "invito" agli sviluppatori a non creare giochi che la possano alimentare.

Un pensiero anche per il PEGI, che dovrà indicare in maniera più chiara e trasparente i pericoli per i minori che possono derivare dai videogame. Sullo sfondo traspare la volontà di armonizzare le varie legislazioni nazionali sulla materia, un impulso che con tutta probabilità porterebbe nuove restrizioni; non a caso, la Interactive Software Federation of Europe e la European Game Developers Federation hanno espresso a Gamesindustry la loro preoccupazione per una eventuale disciplina più rigida sulle microtransazioni.

Il Parlamento Europeo ha anche dedicato parole all'importanza rivestita dal settore. Un altro dei propositi dichiarati è quello di consentire all'industria dei videogiochi di esprimersi al pieno delle proprie potenzialità. Nell'ottica di far crescere il movimento, è stata avanzata l'idea di istituire dei premi europei per i videogame.